Il Frantoio
UNA SOCIETA’ MULTIETNICA E GLOBALIZZATA
Pubblicato da Redazione in Parole e pensieri in libertà il 20/12/2022

In Italia, secondo l’agenzia Onu per i rifugiati (UNCHR), fino al 6 novembre 2022 sono giunte sulle coste 86.810 persone. Si tratta già di una cifra molto maggiore di quella di tutto il 2021, quando i migranti sbarcati furono 67.477.

E’ stato il mese di agosto 2022 quello in cui gli arrivi sono stati di più, 16.816 in soli 30 giorni. Basti pensare che in tutto il 2019 erano stati solamente 11.471.

E’ chiaro quindi che nel nostro paese gli sbarchi di migranti sono in forte aumento.

I motivi per cui una persona emigra sono molteplici, e non è possibile dunque generalizzare.

Però si possono distinguere tra rifugiati, coloro che sono in attesa di asilo politico, che fuggono da situazioni discriminanti e che non permettono la crescita materiale e culturale della persona, e il gruppo degli immigrati “economici”, che spinti dalla povertà scelgono l’emigrazione.

Sicuramente queste persone venendo in Italia sperano di trovare una situazione politica migliore, dato che molti di essi fuggono anche da situazioni di guerra nel loro paese, e sognano di riuscire a trovare un lavoro che permetta loro di vivere e mantenere la propria famiglia, in modo da potersi stabilire.

Ma purtroppo non sempre queste speranze si avverano, e alcuni finiscono con il diventare mendicanti o con il trasferirsi in Paesi vicini come Francia o Germania.

Ovviamente chi sceglie di emigrare è quasi sicuramente in una situazione disperata, dato che per farlo si scontra con molti problemi e pericoli. Ad esempio molti sono costretti a lasciare indietro la propria famiglia, rischiando di non vederla mai più. Per farlo rinunciano a tutto ciò che hanno, ricominciando da zero.

Coloro che vivono nell’ Africa Occidentale e che devono attraversare il deserto pagano i contrabbandieri per essere accompagnati attraverso il Sahara, e lo scarso potere economico e la disperazione rendono questi migranti particolarmente vulnerabili allo sfruttamento e alla tratta degli esseri umani.

Coloro che devono passare il mare spesso si imbarcano in piccoli barconi che a malapena gli contengono tutti, e molti muoiono durante questi viaggi, o altri assaltano in gran numero le navi mercantili, riempiendole a tal punto da arrivare a situazioni come quella dello sbarco di più di 20.000 migranti albanesi a Brindisi, dalla nave Vlora, il 7 agosto 1991.

Il sogno di tutti sarebbe ovviamente di poter vivere un giorno in un mondo senza più alcuna barriera, dove tutti gli uomini possano essere uniti, ma realisticamente parlando, rimarrà per sempre un’utopia. Già in passato si è cercato di farlo, ne è un esempio il comunismo, ma tutti questi tentativi non hanno fatto altro che separare ancora di più gli uomini.

L’unico modo, probabilmente, sarebbe rinascere tutti una seconda volta diventando più tolleranti e gentili. Ma ci saranno sempre disparità, ricchi e poveri, emarginati, gli uomini si faranno sempre la guerra, ci saranno sempre gli invidiosi ed i malvagi, l’unica cosa che si può provare a fare è migliorare questa situazione, isolando queste persone e lavorando insieme per impedire loro di non continuare a creare problemi.

 

Christian De Luca, III D