Il Frantoio
LA SIGARETTA NON CI DONA
Pubblicato da Redazione in Parole e pensieri in libertà il 03/04/2023

La nostra scuola ha aderito  ad un progetto, promosso dalla la LILT LECCE  (Lega italiana per la lotta contro i tumori), intitolato “La sigaretta non ci dona”, perciò l’altra settimana nella nostra classe abbiamo ospitato una psicoterapeuta, la dottoressa Flavia De Giuseppe, che lavora presso questa lega . La psicologa ha cercato di sensibilizzarci sull’argomento, in quanto fumare fa molto male, ma nonostante ciò molti sono sempre coloro che sono tentati di scoprire le nuove sensazioni, rimanendo poi intrappolati in un vizio dal quale è difficile uscire…  Fumare  nuoce al funzionamento dei nostri polmoni, che diventano scuri, poiché, essendo spugnosi, assorbono tutti i veleni presenti in una sigaretta e si può arrivare ad ammalarsi di tumori; un altro effetto del fumo che ci ha colpiti è che le sigarette rendono gialli i  nostri denti ed anche la pelle cambia colore!!!   Sfortunatamente, ci ha detto la dottoressa, si nota  sempre più spesso che l’inizio di questa esperienza negativa avviene in giovanissima età, addirittura a nove anni.

Molti si illudono che tanto si può smettere quando si vuole, che tanto con le sigarette elettroniche è più facile uscirne … e invece no! Perché abbiamo scoperto che anche queste ultime fanno male quanto quelle normali, ma tante persone non lo sanno ancora.

I motivi per cui si inizia a fumare sono vari: forse per sentirsi al centro dell’attenzione, per alleviare lo stress, per non essere escluso da un gruppo, forse anche per amore o forse per semplice curiosità, o forse perché in famiglia si fuma e si vuole seguire quell’esempio. Ma tutti i fumatori, anche se spinti da motivi diversi, hanno in comune  la mancanza di volontà per riuscire a smettere: certo che è possibile, ma ci vuole tanta forza per poter vincere la tentazione e l’ossessione!

Con questo intervento abbiamo imparato che esistono anche diversi diritti da rispettare: il diritto al benessere, per stare in salute , senza che il fumo ci impedisca  di crescere bene  psichicamente e fisicamente; il diritto alla salute , perché tutti devono avere polmoni, cuore e vasi sanguigni ben funzionanti; il diritto ad avere l’aria pulita nell’ambiente in cui viviamo; il diritto alla diversità, perchè  nessuno deve sentirsi escluso dal proprio gruppo quando sceglie di non fumare; il diritto alla parola e all’ascolto, perché se qualcuno ci fuma vicino, dobbiamo avere la possibilità di manifestare che ci dà fastidio.

La dottoressa infatti ci ha dato una scheda, dove c’erano tutti i diritti dei non fumatori ed una tabella da compilare, in cui dovevamo scrivere le diverse emozioni,i diversi effetti sull’organismo, i modelli di comportamento,  tutte le parole negative o positive che ci venivano in mente sul fumo.

Nella mia famiglia c’era mio padre che un tempo fumava e lo faceva abbastanza spesso, ma quando io e mio fratello abbiamo iniziato a praticare l’atletica, lui , per amore nei nostri confronti,è stato tanto bravo da smettere, anche se con difficoltà, perché non voleva essere di cattivo esempio per noi figli.

Questa esperienza è stata molto coinvolgente e siamo venuti a conoscenza di tante cose che fino ad ora ignoravamo e abbiamo un po’ tutti riflettuto che non vale la pena giocare sulla nostra salute e su quella delle persone a cui vogliamo bene , che ci stanno intorno ; inoltre si spendono tanti soldi per comprare un pacchetto di sigarette.

Gioele Paladini e Marco Miglietta ( II C )