COME MAI HA INTRAPRESO UN CAMMINO PROPRIO IN QUESTO MOMENTO DELLA SUA VITA?

Un cammino di pellegrinaggio lo volevo fare da molto, ma mi richiedeva molto tempo materiale. Non potevo mancare dalla parrocchia per 15 giorni, non me lo potevo permettere. Ma poi incrociai la mia volontà di fare un cammino con quella di altri fedeli.

PERCHE’ PROPRIO SANTIAGO?

Ho deciso di fare il cammino per Santiago perché proprio nella cattedrale si trova la tomba dell’apostolo San Giacomo, che ha vissuto con Gesù, perciò noi cristiani ci sentiamo più vicini a Dio.

CI SONO STATI MOMENTI DI DIFFICOLTA’ IN CUI HA PENSATO DI ARRENDERSI? SE Sì, COSA L’HA SPINTA  A CONTINUARE?

Il momento di difficoltà è stato proprio all’inizio, perché dovevamo superare una montagna, con la pioggia alle 4 del mattino; nonostante ciò siamo riusciti a ricordarci il motivo per cui siamo partiti: crescere nella fede. Ci siam fatti coraggio l’un l’altro e siamo ripartiti, durante il cammino abbiamo compreso meglio una metafora della vita ”non è sempre pianura, a volte è in salita e altre in discesa.”

IL MOMENTO PIU’ BELLO?

Il momento più bello è stato quando sono arrivato a Santiago, con altri 8 fedeli, perché dopo 180km a piedi è stato molto emozionante vedere la cattedrale.

HA CONOSCIUTO PERSONE CHE LE HANNO LASCIATO IL SEGNO?

Ho conosciuto tantissime persone lungo la strada, come una coppia spagnola che farò sposare nella mia parrocchia.

DOVE HA DORMITO E COSA HA MANGIATO?

Abbiamo dormito negli ostelli, degli alberghi poco costosi, fatti apposta per i pellegrini e mangiato cibo tipico spagnolo, come: le tortillas e le paella.

QUAL ERA IL SUO EQUIPAGGIAMENTO?

Ho portato  uno zaino molto leggero: del detersivo, vestiti ma anche l’occorrente per la messa, che celebravamo ogni giorno per strada.

CONSIGLIEREBBE AD ALTRE PERSONE DI INTRAPRENDERE UN CAMMINO?

Consiglierei a molte persone di fare il cammino, soprattutto a quelle che hanno poco tempo da dedicare a se stessi.